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Attivista del Bahrein di nuovo a processo dopo dieci anni di carcere

Si è tenuta domenica 5 maggio la prima udienza del processo nei confronti di un noto attivista per i diritti umani del Bahrein, Ali Husain al-Hajee, al centro di un vicenda kafkiana.

Al-Hajee era tornato in libertà lo scorso giugno, al termine di una condanna a dieci anni di carcere inflittagli solo per aver organizzato proteste pacifiche e avervi preso parte.

Finita la pena, le autorità avevano imposto ad al-Hajee un divieto di viaggio a causa di debiti non saldati al momento di entrare in carcere. Nonostante avesse ottenuto dal tribunale un documento che attestava il saldo dei debiti, il divieto di viaggio non era stato annullato.

Alla fine, l’attivista è stato nuovamente arrestato nel novembre 2023. L’accusa? Aver fatto ingresso in “zone interdette”. Quali? Gli uffici del ministero dell’Interno dove si era recato per ottenere la revoca del divieto di viaggio.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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