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Sapere oggi. Sapere digitale

Per capire meglio il mondo culturale in cui viviamo consiglio questo libro: "L'architetto e l'oracolo. Forme digitali del sapere da Wikipedia a ChatGPT" (Gino Roncaglia, Laterza, ottobre 2023, 191 pagine, euro 19).

Oggi viviamo in un mondo che per le persone sopra la mezza età è completamente cambiato. Le tecnologie si sono miniaturizzate, si sono potenziate e sono sempre più interconnesse. In effetti "La rivoluzione digitale è stata anche una rivoluzione della memoria, e la memoria è parte essenziale della nostra identità, personale e collettiva" (p. 123). Siamo diventati una gigantesca società multiculturale profondamente interconnessa.

Comunque si possono considerare quattro parti fondamentali del libro: la valutazione dell'encicolopedia come "concezione architettonica del sapere" (ad esempio Wikipedia); la valutazione del sapere delle reti neurali e delle intelligenze artificiali come ChatGPT; il confronto delle due impostazioni principali come avviene nella digitalizzazione delle memorie personali; l'immaginazione di scenari futuri e della "narrativa di anticipazione" (introduzione).

Se prendiamo in esame il nostro sistema formativo si può affermare questo: "deve orientare le sue politiche scolastiche e universitarie verso la necessità prioritaria di fornire a studentesse e studenti la capacità di produrre, comprendere, valutare, selezionare, conservare, diffondere, contenuti strutturati e complessi, e non solo contenuti granulari e frammentati, e di farlo anche e soprattutto all'interno del nuovo ecosistema digitale, guardanndo alle forme di complessità che ci aspettano nel futuro e non solo a quelle ereditate dal passato" (p. 11). Quindi l'informazione strutturata e complessa non può essere valutata solo nel formato libro.

Per quanto riguarda la fantascienza è utile ricordare queste parole di Adam Roberts (uno studioso del settore): "Tutte le molteplici definizioni offerte dai critici sono state contraddette o modificate da altri critici, ed è sempre possibile individuare testi considerati consensualmente come fantascienza, che cadono però al di fuori delle definizioni usuali" (p. 150). Non ci resta che accettare l'estrema diversificazione culturale umana. 

Inoltre la gestione dell'informazione dei nuovi modelli come ChatGPT segue "Un paradigma basato su grandi modelli gestiti in maniera completamente automatica, al cui interno i collegamenti fra dati non sono quelli sistematici e controllati, ai quali è abituato l'architetto, ma associazioni statistico-probabilistiche espresse attraverso gigantesche matrici numeriche di valori che cambiano continuamente... L'oracolo sembra capace di vedere un'infinità di collegamenti che sfuggono all'architetto, e di usarli con un'abilità insospettabile" (p. 191).

In ogni caso la vera informazione è vero potere; "l'informazione è potere, enfatizzata dalle potenzialità della psicostoria, porta con sé, nell'universo della fondazione, l'idea che i luoghi di gestione dell'informazione acquistino una loro specifica centralità politica" (p. 163). Per fortuna l'ecosistema digitale è quasi facilmente studiabile poiché è nato da poco. Ma ChatGPT è davvero un oracolo statistico?

Gino Roncaglia è un professore dell'Università Roma Tre, dove insegna Editoria digitale, Informatica umanistica e Filosofia dell'informazione. Tra i suoi saggi segnalo "L'età della frammentazione" e il seguente: www.agoravox.it/La-Quarta-Ri.... Roncaglia è un grande esperto delle culture digitali e collabora con RAI Cultura.

Nota - Quasi tutti non hanno sentito parlare di Albert Ducrocq, un francese culturalmente tutto fare, sconosciuto a Wikipedia (p. 22). Era semplicemente un "giornalista, saggista e pioniere della cibernetica francese". Per fortuna esistono dei suoi testi divulgativi tradotti anche nella lingua italiana. Per quanto riguarda il ruolo del bibliotecario, si può parlare della sua funzione di mediatore culturale informativo e di quella di agenzia civilizzatrice (p. 177).

Nota digitale - Infine vi lascio un video del famoso Derrick de Kerckhove: https://m.youtube.com/watch?v=WYGDS... (una stupenda lezione finale sui Big Data e sull'Inconscio Digitale).

 

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