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Europei Germania 2024: Italia, così no!

La Nazionale di L. Spalletti termina malamente agli Ottavi di Finale un Europeo anonimoI Campioni in carica si sono mostrati totalmente inadeguati, abulici, svogliati e senza una vera identità. Il tesoretto di Euro2020 si è ormai completamente disperso...

 

La precoce eliminazione della Nazionale Italiana dagli Europei, silurata sabato pomeriggio dalla Svizzera, era stata parzialmente annunciata con ampio preavviso. Da quando nell'estate 2023 il c.t. Roberto Mancini se ne andò al calar della notte, scappandosene in Arabia per lasciarsi avvinghiare dalle voluttuose braccia del dio denaro, l'Italia aveva iniziato ad evidenziare più marcatamente quella pericolosa involuzione abbozzata all'indomani del Titolo continentale (che oggi, col senno di poi, ci appare quanto mai clamoroso e... lontano) conquistato nella magica serata di Londra contro i padroni di casa dell'Inghilterra. Dopo aver conquistato il trono europeo, infatti, gli azzurri del “Mancio” avrebbero via via smarrito lo splendore dei giorni felici, tornando lentamente fra le retrovie delle proprie potenzialità, sino a fallire miseramente la qualificazione al Campionato del Mondo di “Qatar2022”, ricadendo in quel baratro in cui già si era precipitati pochi anni prima, quando gli azzurri (all'epoca guidati da Giampiero Ventura) nel 2017 avevano perso inopinatamente il volo per la Russia. Ebbene, l'avvicendamento fra l'ex fantasista della Sampdoria (e della Lazio) ed il nuovo arrivato Luciano Spalletti (che pure portava in dote lo storico terzo Scudetto del Napoli) ha consolidato il trend cupo ed anonimo cominciato al termine della favolosa cavalcata di Euro2020. Col trascorrere dei mesi, di partita in partita, la nostra rappresentativa si è sempre più addentrata nelle tenebre della propria identità, faticando notevolmente a trovare una fisionomia idonea ad una compagine d'alto lignaggio e dagli obiettivi sfarzosi. Sin dall'esordio, in casa della modesta Macedonia, impattando 1-1 al termine di uno scialbo incontro, gli azzurri avevano ribadito con vigore i propri cospicui limiti. Sarebbero seguiti altri match poco convincenti, come la netta scivolata contro l'Inghilterra e gli apatici 0-0 contro Ucraina e Turchia, non certo squadre di prima fascia, per dei risultati che non facevano altro che denudare completamente le nostre carenze tecniche e le nostre deficienze strutturali.

 

UN CAMPIONATO EUROPEO MISEREVOLE

A detta di molti i cattivi pensieri che le ultime uscite avevano insinuato nelle nostre menti si sarebbero dissolti durante Euro2024. In fondo è vero che l'Italia in occasione dei grandi eventi riesce spesso a dare il meglio, e molti confidavano che il prestigioso torneo in terra tedesca avrebbe restituito agli azzurri la verve dei giorni migliori. Anche perché molti dei componenti erano reduci da ottimi campionati coi rispettivi club. Ma sin dall'esordio contro l'Albania (sconfitta a stento, in rimonta) l'Italia di mister Luciano ha palesato gran parte della sua mediocrità, mostrandosi priva di molte qualità imprescindibili per un top team. Poi la sconfitta contro la Spagna avrebbe ribadito energicamente il concetto, consegnandoci una Nazionale indecorosa, senza gioco, senza una intelaiatura, senza vitalità, facendosi surclassare dagli iberici in ogni ambito, tecnicamente, atleticamente e caratterialmente. Che il k.o. contro le “furie rosse” non fosse stato un classico incidente di percorso, magari figlio di una giornata no, ma il pertinente esito di una netta disparità fra due team, lo avremmo capito con certezza dopo il pareggio assolutamente immeritato strappato alla Croazia. Una partita penosa in cui abbiamo posto in una vetrina sin troppo illuminata tutte le nostre enormi carenze (specie dalla cintola in su), apparendo senza idee, abulici, anemici, quasi svogliati. Quindi contro la Svizzera è arrivata la giusta conclusione di un'avventura iniziata male e finita peggio, riscoprendoci, parafrasando una vecchia canzone italiana di Carmen Consoli, “confusi ed infelici”. Per un drastico epilogo che s'inquadra in lungo periodo oscuro che affonda le radici addirittura nel catastrofico Mondiale 2014, e che ha visto il Titolo Europeo vinto nel 2021 come uno straordinario ma isolato squarcio di luce spentosi troppo presto, dissoltosi velocemente tra le tenebre di un calcio italiano che rischia di essere risucchiato nella notte di un presente privo di speranza.

 

UN CAPITALE DISPERSOSI TROPPO PRESTO

Il mortificante Europeo conclusosi anzitempo in quel di Berlino (città che per noi evoca bei ricordi calcistici) rivaluta considerevolmente il trionfo di Euro2020, con Mancini che allora ebbe il merito encomiabile di far toccare l'apice delle proprie possibilità ad un gruppo poco più che modesto. Vincere quel Titolo continentale era tutt'altro che scontato, ma lui vi riuscì facendo apparire facile quella che invece fu un'autentica impresa.

Oggi è frustrante vedere che di quel meraviglioso exploit non rimane altro che un ricordo evanescente, per una delusione che sprigiona tanta malinconia, che suscita tanta amarezza ed un pizzico di rabbia. Ed apre un ventaglio d'interrogativi. Come si è potuto dilapidare in pochi anni tanta ricchezza? Come si sono potute smarrire tutte le tracce di quel corposo capitale raccolto dopo tanto lavoro e tanta fatica? Dove sono finiti i resti di quel tesoretto accumulato con parsimonia? L'Italia, quella vera, è proprio quella palesatasi in questa deprecabile rassegna internazionale? Siamo veramente così mediocri? Siamo diventati davvero così piccoli ed inoffensivi? È vero che tale debacle si colloca in un periodo storico che, Euro2020 a parte, non ci ha quasi mai visti passeggiare su viali dorati, e che alla luce di ciò c'era d'attendersi una precoce fuoriuscita dai giochi. Noi stessi in apertura di servizio abbiamo affermato che in questo torneo c'erano le premesse di mal figurare. Ma sinceramente non pensavamo che il nostro Europeo sarebbe finito così presto e così in malo modo. Senza mostrare un gioco. Senza una identità. Con un atteggiamento rinunciatario. Arrendendoci quasi senza combattere. No cara Italia, non doveva finire in questo modo pietoso. Così proprio no!

Alberto Sigona

Foto Nazionale Italiana dii Calcio/Facebook

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