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Nastri d’argento. La voce del cinema premiato parla di diritti

Nastri d’argento. La voce del cinema premiato parla di diritti

Di Bruna Alasia
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Seydou Sarr e Moustapha Fall ai Nastri d’Argento

ROMA - Seydou Sarr e Moustapha Fall, commoventi interpreti di “Io capitano” - il film di Matteo Garrone che ha stravinto con 7 Nastri d’argento - hanno ricevuto un riconoscimento speciale quali esordienti dell’anno. Il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici ha aggiunto i due ragazzi senegalesi, andando oltre il regolamento del Premio riservato dal ’46 solo ai talenti italiani. Prima dell’inizio della cerimonia, negli spazi aperti del museo MAXXI affollati di addetti ai lavori, Seydou Sarr e Moustapha Fall, hanno osservato il red carpet, la folla di giornalisti all’assalto di Matteo Garrone, visibilmente intimiditi e un po’ in disparte: non ancora divi, persa l’aria adolescenziale, avevano stampata in volto l’ansia della scoperta.

Nel giorno dei festeggiamenti del cinema italiano, fuori dal museo, è andata in scena anche un'altra importante manifestazione: quella delle maestranze, organizzata da chi esercita dietro le quinte dei film, alla quale hanno aderito registi e attori premiati. Sul palco Laura Delli Colli, la presidente del sindacato dei giornalisti cinematografici che ha condotto la serata con infaticabile passione, invitando i loro rappresentanti a leggere il comunicato: questi hanno sottolineato che a rendere possibile il cinema, non sono solo i registi e gli attori noti, ma tutte quelle persone che, malgrado la loro imprescindibilità, ultimamente non riescono più a lavorare. “Dietro di noi ci sono tantissimi lavoratori, lavoratrici, maestranze, attori e attrici meno conosciuti – hanno spiegato - che sono fermi a causa del credito d’imposta e di tutte le problematiche note. Stiamo cercando di far capire che siamo dei professionisti”. Quindi la cerimonia ha avuto inizio.

I Nastri più importanti sono andati a Matteo Garrone con “Io capitano” sull’emigrazione africana rappresentata da adolescenti sprovveduti il cui sogno della terra promessa s’infrange davanti alla realtà dei trafficanti di uomini: plurivotato quale miglior film, migliore regia, migliore produzione, fotografia, montaggio, sonoro e casting.

A Paola Cortellesi la quale, con la sua opera prima come regista, “C’è ancora domani” racconta le espugnazioni silenziose della casalinga italiana nel dopo guerra verso l’emancipazione dai legami patriarcali, fino alla possibilità di contare nel sociale. Quello della Cortellesi è il film dell’anno con 5 nastri.

A Michele Riondino, anch’esso al suo debutto alla regia con “Palazzina Laf”, 5 nastri d’argento: compreso un riconoscimento per i produttori per la miglior sceneggiatura (di Riondino con Maurizio Braucci), miglior attore protagonista (Riondino), attore non protagonista Elio Germano e migliore canzone originale, La mia terra di Diodato. Il film parla di un operaio di Taranto che vive in una masseria caduta in disgrazia per la sua vicinanza al polo siderurgico. I dirigenti decidono di farne una spia che individui i colleghi che più danno fastidio all’azienda. L’operaio accetta di denunciarli e chiede di essere collocato con loro nella Palazzina LAF. Ma quando scopre il significato di LAF – acronimo nell’ILVA di laminatoio a freddo – capirà di essere in un girone infernale …

A Riccardo Milani il Nastro d’argento per la migliore commedia “Un mondo a parte”, con un riconoscimento anche alla produzione del film (Wildside, società del gruppo Fremantle in associazione con Medusa Film). Nel suo film Milani affronta l’importanza della scuola per ogni bambino, quale strumento di crescita e sviluppo per la società intera.

Mentre nel mondo tira un’aria di restaurazione, il cinema comunica ancora quei valori basati sui diritti che riescono a fare della cultura un’arma efficiente di progresso.

Ecco i principali vincitori dell’edizione 2024:

  • Miglior CommediaUn mondo a parte di Riccardo Milani
  • Miglior FilmIo capitano di Matteo Garrone
  • Miglior Regia: Matteo Garrone per Io Capitano
  • Miglior Esordio alla regia: Michele Riondino per Palazzina Laf
  • Miglior SoggettoAnother end e Il punto di rugiada 
  • Miglior Sceneggiatura: Palazzina Laf di Michele Riondino e Maurizio Braucci
  • Miglior Attrice Protagonista: Micaela Ramazzotti per Felicità
  • Miglior Attore Protagonista: Michele Riondino per Palazzina Laf
  • Miglior Attrice Non Protagonista: Isabella Rossellini per La Chimera
  • Miglior Attore Non Protagonista: Elio Germano per Palazzina Laf
  • Miglior Attrice di Commedia: Virginia Raffaele per Un mondo a parte e Pilar Fogliati per Romeo è Giulietta
  • Miglior Attore Commedia: Maurizio Lombardi per Romeo è Giulietta
  • Miglior Casting Director: Francesca Vedovati per Enea Io Capitano
  • Miglior Scenografia: Laura Pozzaglio per Finalmente l’alba
  • Miglior Montaggio: Marco Spoletini per Io Capitano
  • Migliori Costumi: Antonella Cannarozzi per Finalmente l’alba
  • Miglior Fotografia: Paolo Carnera per Adagio e Io Capitano
  • Miglior Sonoro: Maricetta Lombardo per Io Capitano
  • Miglior Canzone Originale: “La mia terra” di Diodato per Palazzina Laf
  • Miglior Colonna Sonora: Margherita Vicario & Dade per Gloria!
  • Nastro d’Argento dell’annoC’è ancora domani di Paola Cortellesi

I Nastri d’argento ai giovani talenti

Inaugurano la lista dei Premi per il talento più giovane - oltre a Seydou Sarr e Moustapha Fall - il Nastro d’Argento assegnato a Romana Maggiora Vergano, sul set scelta da Paola Cortellesi per il ruolo della figlia di Delia nel ‘Film dell’anno’ C’è ancora domani.  Sono ben quattro i Premi Biraghi dedicati tradizionalmente ai giovani per Francesco Centorame, sempre dal film di Paola Cortellesi, in coppia con Romana nel ruolo del suo fidanzato. Rebecca Antonaci giovanissima protagonista del film di Saverio Costanzo Finalmente l’albaAlessandro Fella, che dopo un esordio nella fiction, scelto da Marco Risi per Il punto di rugiada e, tra La Chimera e La bella estate Yile Yara Vianello.

 

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