• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Matea Bolìvar: femminilità e Rivoluzione!

Matea Bolìvar: femminilità e Rivoluzione!

Matea Bolìvar: il valore della maternità nella lotta bolivariana

Nel cuore della storia venezuelana, si erge una figura straordinaria, spesso dimenticata ma di importanza incalcolabile: Matea Bolívar. Nata il 21 settembre 1773 a San José de Tiznados, nello stato di Guárico, Matea rappresenta il simbolo della maternità e della resistenza nel contesto della lotta per l’indipendenza del Sud America. Figlia e nipote di schiavi, la sua esistenza si intreccia con quella di Simón Bolívar, il Libertador, in una storia di sacrificio, amore e dedizione.
Matea Bolívar venne alla luce nella hacienda El Totumo, di proprietà di don Juan Vicente de Bolívar y Ponte, uno degli uomini più ricchi e potenti delle colonie spagnole. Come accadeva comunemente, Matea acquisì il cognome del suo padrone. Alla nascita di Simón Bolívar il 24 luglio 1783, sua madre soffriva di tubercolosi, e fu così che la piccola Matea, all’età di soli dieci anni, prese sulle sue giovani spalle la responsabilità di curare il neonato.
 
La figura di Matea Bolívar trascende il semplice ruolo di nutrice. Dopo la morte dei genitori del giovane Simón, Matea divenne per lui una madre sostitutiva, tanto che egli spesso la chiamava affettuosamente “Mamá Matea”. La sua dedizione e amore materno contribuirono a formare il carattere di un giovane destinato a diventare il leader della lotta per l’indipendenza del Sud America.
 
La grandezza della maternità di Matea Bolívar non si limita alla sfera privata. La sua storia si inserisce in un contesto più ampio di schiavitù e oppressione, condizioni che non spezzarono il suo spirito indomito. Liberata da Simón Bolívar nel 1821, Matea scelse di vivere con María Antonia, sorella del Libertador, continuando a essere un punto di riferimento morale e affettivo per la famiglia Bolívar.
 
Matea Bolívar visse fino all’età straordinaria di 113 anni, morendo il 29 marzo 1886. La sua longevità è testimonianza della forza e della resistenza che contraddistinsero tutta la sua vita. Tuttavia, la sua storia rimane spesso ai margini dei racconti ufficiali, nonostante il suo ruolo cruciale nella formazione del Liberatore e, per estensione, nella lotta per l’indipendenza di Colombia, Venezuela, Ecuador, Peru, e Bolivia.
 
In un’epoca in cui la maternità è spesso relegata a ruoli secondari o invisibili, la storia di Matea Bolívar ci ricorda il valore inestimabile di chi, con amore e dedizione, forma le menti e i cuori dei futuri leader. Matea non solo nutrì il corpo del piccolo Simón, ma anche il suo spirito di giustizia e libertà.
 
È tempo che la memoria collettiva renda giustizia a Matea Bolívar, riconoscendo il suo contributo fondamentale non solo nella vita di Simón Bolívar, ma nella più ampia lotta per l’indipendenza. La sua maternità, esercitata in condizioni di schiavitù, rappresenta un atto di resistenza e di speranza, una testimonianza del potere trasformativo dell’amore materno.
Maddalena Celano

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità