• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Recensioni > Un grande gruppo di iene speciali

Un grande gruppo di iene speciali

"La vita segreta delle iene" è il libro molto particolare, fluido e istruttivo di un antropologo australiano (Marcus Baynes-Rock, 2015-2024, Adelphi, 370 pagine, euro 30). 

Il racconto scientifico riportato in questo libro riguarda "una cultura umana mescolata a una cultura di iene". Baynes-Rock è "stato il primo scienziato ad affrontare un gruppo di individui in parte esseri umani e in parte iene, come se appartenessero a un'unica cultura mista, la cultura multistrato di Harar, città oggetto delle sue ricerche in Etiopia" (Elizabeth Marshall Thomas, etologa, prefazione).

In quella zona "ciascuna specie aveva finito per comprendere molto dell'altra, mutando le posizioni precedenti. Ciò fu possibile perché entrambe le specie avevano modificato la propria percezione dell'altra. C'è modo di conoscere le iene, se si è motivati a saperne di più sul loro conto" (p. 18). Ma il mondo di oggi è cambiato troppo rapidamente e l'uomo agisce sempre più stupidamente. Infatti ha imparato a distruggere la Natura in molti modi, facendo pure finta di tutelarla.

Alcuni studiosi hanno raccontato che di notte, nella città di Harar, le iene perlustravano le strade, "incoraggiate dalla popolazione locale". E accadeva che alcuni uomini, "sedevano fuori dalle mura e porgevanoo alle iene brandelli di carne" (p. 34). Comunque, nei tempi antichi, alcuni emiri organizzavano delle battute di caccia per allontanarle e non per ucciderle (Paulitscke, p. 36).

In passato i gruppi di uomini e di iene, "erano legati agli spostamenti dei felini dai denti a sciabola, i quali lasciavano sul terreno grandi quantità di carne e ossa recuperabili, che spazzini quali" uomini e iene si contendevano (p. 31). Questi predatori e spazzini occuparono l'intero continente euroasiatico, fino a diecimila anni fa. L'uomo realizzò anche delle realizzazioni artistiche delle iene, in corno e ocra.

Ma "in Europa, la comparsa degli esseri umani moderni coincise con la rapida scomparsa delle iene". Sia i lupi, che gli esseri umani, potrebbero aver deciso l'attuale destino delle iene. Attualmente le iene sono presenti solo in Africa. Le iene maculate sono sparite dall'Africa meridionale e la loro diffusione è in forte contrazione in tutta l'Africa.

Comunque risulta molto strano constatare "come le iene rispettino il rango più della taglia corporea e dell'aggressività" (p. 340)). Infine vi lascio un grande confronto: leoni e iene "sono entrambi predatori del bestiame dei Maasai, i quali tuttavia... erano ben disposti verso i leoni, mentre nei confronti delle iene avevano atteggiamenti per lo più improntati a disprezzo, disgusto e odio" (nota a p. 343). Forse le iene sono troppo simili a molti esseri umani...

 

Marcus Baynes-Rock è un antropologo australiano che lavora come ricercatore presso la Deakin University

 

Nota personale - Forse la vita delle iene ha lasciato un contro in sospeso con l'inconscio dell'Homo sapiens. Ancora oggi le iene predano i bambini, anche se probabilmente non dappertutto (p. 343). Comunque vi lascio questi due siti di approfondimento nel tempo: www.preistoriainitalia.it, http://laboratoriobagolini.it

Nota similare - "Che ingenuità chiedere al potere di riformare il potere" (Giordano Bruno).

Nota su alcuni leoni - A quanto pare, fino a qualche decennio fa, è esistita una popolazione di leoni in equilibro con la popolazione di boscimani. Uomini e leoni si abbeveravano nelle stesse pozze e negli stessi pozzi. Non avvenivano attacchi dei leoni nei confronti dei boscimani e di altri esseri umani in quella zona. Alcuni antropologi hanno potuto testimoniare questo caso molto particolare di convivenza nel Kalahari (Elizabeth Marshall Thomas, etologa, p. 16).

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità